lunedì 28 aprile 2014

Butto il sale?

Gli italiani ingeriscono sodio, in media, quasi 10 volte tanto quello necessario.
Ora, non è necessaria una preparazione universitaria di alto profilo per intuire che qualsiasi cosa ingerita 10 volte le necessità sia dannosa!
In questo momento alcuni di voi stanno riflettendo e stanno dicendo tra se e se: "...beh, forse forse, esagero", ed altri: "ma, no, io non uso tanto sale, posso dormire sonni tranquilli".
Ora una precisazione per tutti, soprattutto per il gruppo 2: parlare di sale non è la stessa cosa che parlare di sodio ed è quest'ultimo a doverci interessare.
Il sodio è l'elemento che si lega con il cloro per dare come risultato il sale da cucina, cloruro di sodio, e ne rappresenta il 40%.  
Il sodio è un nemico subdolo, perché è contenuto in modo importante in molti alimenti di normale consumo, come ad esempio: il prosciutto crudo che ne contiene 2578 mg (Ist. Nazionale per la Ricerca e la Nutrizione) pari a quasi 6,5 gr di sale da cucina. Per tanto anche senza salare alcunché non è difficile assumerne in eccesso.
Pensate che una pizza marinara (pomodoro, aglio origano e olio) contiene quasi 7 grammi di sale da cucina. Ahh, già caspita una pizza con mozzarella e crudo ne contiene quasi 15! Provate a pesare 15 gr di sale da cucina sulla vostra bilancia, così per curiosità...
Ora perché il sodio fa male?
Perché determina:
  • l'aumento dell'ipertensione arteriosa alla quale consegue una maggiore incidenza di malattia cardiovascolari;
  • l'aumento incidenza di tumori dello stomaco;
  • l'aumento del rischio di osteoporosi;
...ahh, e visto che so che per molti l'aspetto salute non è così prioritario aggiungo che l'eccesso di sodio è causa diretta della ritenzione idrica.
Yes, signore, è inutile che andate dall'estetista a farvi massaggi drenanti e utilizzate cisterne di creme anticellulite se vi 'sparate" delle belle grammate di sodio a destra e sinistra, soprattutto se bevete poco e nulla! Aprite gli occhi!!
Detto questo è intuitivo che il primo passo per ridurre in modo corretto il quantitativo di sodio ingerito è innanzitutto ridurne fisicamente l'utilizzo in cucina. Ovvio!!
Ma a seguire un buon intervento per ridurlo in modo serio consiste in:
  • ridurre il consumo di condimenti alternativi (salsa di soia, ketchup, dado da brodo...)
  • ridurre in consumo di alimenti lavorati (es: insaccati vari - anche quelli magri come la bresaola -...)
  • utilizzare sale iodato, un sale arricchito con iodio utile al mantenimento in buona salute della tiroide, così come consigliato dall' OMS (Organizzazione Mondiale delle Sanità e il Ministero della Salute Italiano)
Chiudo con un appunto: al contrario dell'uranio il sodio NON è tossico!
Ora se lo eliminate in modo eccessivo, proprio perché il vostro corpo ne ha bisogno, lo tratterrà con gli interessi! Già, c'è anche un ormone che ha questo compito. Incredibile, vero??
Hord Hard!

lunedì 7 aprile 2014

Allenamento a digiuno

Cari amici, è doveroso intendersi: per digiuno intendo che nelle ore precedenti (4-5) alla prestazione non si è mangiato nulla o quasi nulla.
Ovvio, quindi, che se ci si allena dopo una notte di sonno si dovrebbe parlare di superdigiuno!
Prima di dirvi la mia a riguardo pongo la vostra attenzione su un punto estremamente importante: in condizioni di digiuno i livelli della glicemia (quantità di glucosio presente nel sangue) sono bassi, cioè di fatto rientrano nei livelli di base.
Questa condizione fa si la glicemia scenda oltre tali limiti facilmente, portandoci in una condizione di ipoglicemia.
L'ipoglicemia porta a due cose:
  • ad una molto probabile crisi ipoglicemica, soprattutto in quei soggetti che non sono abituati ad allenarsi in queste condizioni. Una crisi ipoglicemica si manifesta inizialmente con stanchezza, difficoltà di concentrazione, mancanza di controllo dell'esecuzione dei gesti motori, diminuzione della reattività e della velocità dei movimenti per poi mostrare il meglio di sé con calo drammatico delle prestazioni, giramenti di testa, sensazione di vomito e svenimento.
  • ad un maggior consumo di aminoacidi muscolari a scopo energetico che si traduce con la perdita di massa magra.
Detto questo si potrebbe dire che un vantaggio ci potrebbe anche essere perché questa condizione potrebbe essere sfruttata per migliorare l'effetto dimagrante dell'allenamento in quanto aumenta il prelievo di grasso a scopo energetico, in modo particolare al mattino dove il particolare assetto ormonale di fatto favorisce la lipolisi (consumo di grassi).
Ma questo vantaggio, è davvero un vantaggio?
Se andate a rileggere il mio post del 19 febbraio ed in modo particolare quello del 4 marzo "Basta fare i criceti sulla ruota" vi renderete conto che il prelievo di grasso durante l'allenamento è davvero ridottissimo. Per cui se anche allenarsi a digiuno potesse raddoppiarlo, cosa che francamente dubito, sarebbe comunque ridottissimo anche da raddoppiato.
Per cui lascio a voi le conclusioni, invitandovi a rispondere a questa domanda: vale davvero la pena di rischiare una crisi ipoglicemica o cosa ben più probabile di perdere massa muscolare per bruciare qualche grammo di grasso in più?
Concludo con un'ultima sottolineatura: mangiare un picciuolo di mela, mezzo dattero, 4 briciole di galletta di riso impreziosite da molecole di marmellata, NON è mangiare!!
Hold Hard