mercoledì 6 aprile 2016

Parola d'ordine: Recupero (2a parte)
   
Se probabilmente il recupero idrico deve essere la priorità finito l'allenamento, semplicemente per un motivo di tempistica, allora quello energetico gli arriva subito a ruota.
Ma qui le cose si complicano un pochino, perché tipo, durata ed intensità dello sforzo comportano il 'cosa' ed il 'quanto', che però devono sposarsi con il programma nutrizionale - sempre che ne abbiate uno! - e di conseguenza tenere bene in considerazione il food timing. Cioè quando, nell'arco della giornata, di fatto fate il vostro pasto post-allenamento.
Parola d'ordine: recupero (2a parte)

Senza entrare troppo nel merito, perchè mai come in questo caso è necessario personalizzare, vi do qualche dritta per migliorare il recupero energetico.
Innanzitutto chiariamo: quando si parla di recupero energetico di fatto stiamo parlando di rimettere a posto il carburante principale del nostro organismo: i carboidrati, appena consumati dall'attività svolta.
Al di là di diete studiate dalla NASA, senza carboidrati, che "Giacomino il Personal Trainer" consiglia alla "sig.ra Giuseppina", che presenta un lieve sovvrappeso di 25-26kg (???), io i carboidrati - magari non tanti! - dopo allenamento li inserirei. Anche solo per il fatto che l'organismo essendo orientato alla ricostituzione delle sue riserve energetiche difficilmente li trasformerà in grasso, anche se il pasto avviene alla sera.
Ai miei atleti, se non in casi particolari, nel post allenamento li inserisco. Anche se questo avviene nelle ore serali. E se possono mangiarli atleti a livello mondiale...
Dopo allenamento, quindi, una modesta quota di carboidrati aiuta a ripristinare le riserve energetiche e migliora anche la sintesi delle proteine.
Io, preferisco rivolgere l'attenzione verso carboidrati a medio e lento rilascio, come patate americane, riso basmati, avena, legumi cercando di evitare quelli "rapidi", come, ad esempio molti tipi di frutta; anche se qui so di andare contro tendenza. Dico questo perché alcuni ormoni, come cortisolo e glucagone, rimangono alti ancora per 15-20 minuti dopo la fine dell'allenamento e non permettono all'insulina, perchè in conflitto, di fare bene il suo mestiere, cioè quello di trasportare il glucosio immesso nel sangue nei muscoli e nel fegato.
Quindi: per ottimizzare il recupero una modesta quota di carboidrati a lento rilascio ci vuole, che si sposa in modo fantastico con la necessità di attendere un 30' c.a. prima di mangiare carboidrati, tempo utile per consentire al nostro organismo di riportare in equilibrio gli ormoni scombussolati dall'allenamento, così da essere nelle migliori condizioni possibili per ricaricare e quindi recuperare.

 ...segue alla prossima puntata...

Hold Hard! 

Le indicazioni contenute nell'articolo non intendono sostituirsi al parere medico o a quello dello specialista di fiducia. Si consiglia di effettuare tutta una serie di esami clinici sull’effettivo stato di salute generale prima di intraprendere qualsiasi programma di alimentazione, di allenamento o di integrazione.